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definizione di software libero

Per poter disporre completamente di un software è essenziale conoscerne il funzionamento, senza lati nascosti; bisogna quindi che il testo del programma, o codice originario, sia leggibile (open source). In questo senso i due termini ``libero'' e ``open source'' sono spesso usati come sinonimi. La trasparenza del codice, tuttavia, è un requisito necessario ma non sufficiente per poter definire ``libero'' un software.

Secondo la definizione più accreditata, quella della Free Software Foundation[Fre(a),Fre(b)], è "libero" il software che permette a chiunque di:

  1. usarlo;
  2. studiare come funziona (accesso al codice);
  3. ridistribuirlo;
  4. modificarlo e distribuirlo modificato
Per quanto questa definizione possa sembrare ``rivoluzionaria'' a molti difensori del software proprietario, essa non differisce molto da quello che qualunque industria di automobili (o di lavatrici, o di telefonini) è abituata a concedere agli acquirenti dei propri prodotti!

Per una discussione di questo argomento, vedere il testo di D. Giacomini [Giacomini()] ed anche il documento della Commissione Governativa ([Commissione Governativa sull'Open Source(2003)]), che contiene anche utili definizioni di termini.




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Giorgio F. Signorini 2006-04-20